Oggi ho messo un vestito scontato

 

PVC, schiuma poliuretanica, microfibra ciniglia
dimensioni variabili, (lunghezza di ogni elemento 200 cm)

2017

 

Il molo è un luogo privilegiato di riflessione sull’azione dell’uomo nell’ambiente naturale. L’interrogativo nasce intorno all’identità ibrida di questo spazio: un luogo prettamente artificiale che, quando utilizzato come promenade, conduce le persone verso lo spazio del mare, nella sua forma più pura di superficie sconfinata. La sua essenza è quella di mostrare un confine; e allo stesso tempo permette di varcarlo, realizzando una possibile comunicazione tra questi due mondi.

 

In questa comunicazione l’occasione di parola e di ispirazione sono i detriti: frammenti di materia che il mare restituisce verso riva, scarti sia organici che, oggi sempre più spesso, sintetici. Il tentativo di esplodere il potenziale immaginifico di questi elementi passa per un camouflage fallito, dove materiali per l’edilizia e di uso comune vestono detriti plastici e sintetici di un’apparenza di naturalità.

 

Il progetto site-specific vuole porre il tema dell’equilibrio possibile o impossibile tra spazi selvaggi e antropizzati, interrogandosi intorno alla probabilità che la tensione attrattiva tra questi mondi possa condurre a una convivenza tra uomo e natura.

 

Category
installation art, public art